martedì 15 aprile 2008

Resoconto e impressioni della gita al RIFUGIO ROSALBA


Solo una parte dei partecipanti alla gita in Val Gargassa si sono presentati per la più impegnativa gita al RIFUGIO ROSALBA, ai quali, si sono aggiunti i noti professionisti Michele, Antonio e Ismaele.
Raggiungiamo di buon mattino Piani Resinelli e sul piazzale, dove parcheggiamo, effettuiamo i primi preparativi con una abbondante colazione nel bar prospiciente.
Incominciamo la gita con alcuni sbandamenti del “Presidente” per l’individuazione dell’inizio del sentiero.
Il problema viene risolto grazie all’intervento di una persona del luogo.
Il bel tempo della mattinata ci permette di effettuare la salita con la possibilità di godere splendide vedute del lago sottostante e delle cime innevate che ci attorniano.
In circa due ore e mezzo tutti i partecipanti raggiungono il RIFUGIO ROSALBA,
meno UNA, della quale diremo più avanti.
Qui si decide di fare un PIT-STOP di circa due ore per il rifornimento.
Finite le operazioni di riassetto dello stomaco si decide per il rientro.
Precisiamo che l’inizio della discesa come da tradizione viene accompagnata da canti propiziatori, tipo “Il merlo ha perso il becco”, ecc..
Purtroppo incominciamo la discesa con una fitta nebbia la quale ostacola il lavoro dei nostri fotocineoperatori Pietro e Fiorenzo.
Raggiunto il parcheggio viene svelato il mistero della mancanza di una partecipante.
La Rita è rimasta ospite da amici nella loro casa, ai Piani Resinelli.
Conoscendo le abitudini dei camminatori del CAI di Vimodrone, da saggia donna di cultura e con la benevolenza e l’ospitalità dei suoi amici, ha organizzato una abbondante merenda a base di torte e Prosecco per concludere “in gloria” la giornata.
P.S. Per la prossima gita ci auguriamo che Rita sia ospitata ancora da altri amici.
Angelo