venerdì 16 aprile 2010

NUOVE AVVENTURE CHE RACCONTIAMO IN POESIA: LE CINQUE TERRE






Ci siamo svegliati molto presto e tutti molto emozionati ci siamo recati in stazione centrale e alle 8 è partito il treno, dopo 3 ore siamo arrivati a destinazione.
La mattina mi sveglio e………..
I raggi del sole mi colpiscono il cuore.
La camminata è dura
ma la nostra buona volontà
ci dà la forza di continuare sulla giusta via.
Pranziamo in un parchetto
dove sentiamo le onde del mare frusciare e il suo profumo.
Poi finalmente si avvera il nostro desiderio più grande:
pucciare i piedi nello stupendo mare ligure,dove le
onde ti travolgono e ti portano sulla sabbia bella calda e romantica.
Ma….. bisogna tornare in albergo
per prendere le valigie.
Il treno parte…….
e il paesaggio come un velo vola via,
ritorniamo a Milano.
Terremo sempre uno spazio nel nostro cuore
per questa gita in liguria alle Cinque Terre.


A giocar a carte tra i ciuf – ciuf del trenino
Tremava tutto il tavolino.
Mentre per posare le valigie ci incamminavamo all’ostello
C’era un paesaggio molto bello.
Tra monti e montagne
Si sentiva la fatica alle gambe.
Quando volevamo fare finalmente il pisolino,
le maestre ci hanno nascosto il pigiamino.
Giunto il momento del ritorno
finalmente sul trenino
tornavo al mio paesino per una passeggiata con una meta
ancor più bella:l’amore per mamma, papà e mia sorella.


Mi tolsi le scarpe e…….
sentii i granelli di sabbia
sotto i piedi che non sentivo da tanto tempo
intanto l’odore del mare
accompagnava le onde


Mi avvicino alla riva e vedo un mare pieno
di emozioni,sento il vento che gioca con la felicità,
con la rabbia e la gioia.
Di notte si vede il sereno,le stelle che accompagnano il cielo.
Di giorno le onde ti portano a sognare…… la natura, i pesci……
Se guardi più lontano ti tuffi in un mare di avventure
per giocare con gli amici abitanti del mare,i quali un giorno ti verranno intorno per abbracciarti e ringraziarti perché hai giocato con loro.


Le cinque terre
Son belle da scalare ma anche da osservare.
C’è molto da camminare,
che fatica! Ma si torna sempre a mangiare
con patate e buon insalate da gustare.
Forse i miei compagni hanno
sentito la mia mancanza?
Io ho sentito la loro,
perché sono il mio tesoro
per ridere e farmi divertire.
Le stelle illuminano le Cinque Terre.



A scalar le montagne, a passar tra i pericoli, ad affrontar
le paure soffrivo di vertigini.
Dopo aver tanto faticato ero orgoglioso…..
Il mare era lì, brillava sotto i raggi del sole.
All’improvviso un’ondata di nuvole chiudeva il cielo
riducendolo come in mille pezzettini.
Intanto il mare rincorreva le rocce,andandoci a sbattere contro;
il mare oscillava di qua e di là,
ricordandomi il desiderio più grande: scalare una montagna.
Mi sembrava di volare come un uccello sopra il mare
solo e tranquillo.
Le rose, i fiori si muovevano dolcemente, come se nessuno riuscisse a fermarli.
Con felicità arrivavo in riva al mare, a piedi nudi
Toccavo per la prima volta il mare pacifico che sembrava
rubasse la sabbia.