Il pensiero di Giovanna
Il trekking
in Sardegna è giunto alla
sedicesima edizione.
Pietro, ideatore
di questa ormai famosa
settimana, ha delegato
ad un gruppetto
di nuovi organizzatori
la stesura del programma.
A partire
da marzo, il nuovo
team, ha
iniziato il lavoro
di ricerca di nuovi
percorsi, di verifica
della fattibilità delle
escursioni; ha intrattenuto
contatti per assicurasi
traghetto, albergo, guide,
e altro al miglior prezzo; ha
scritto mail di
aggiornamento o di
conferma ai soci,
ecc. Insomma, niente da
dire: supportato da Pietro,
il team ha svolto
un buon lavoro di
cooperazione che ha
dato i suoi frutti
nei bei giorni passati
insieme, compreso il
bel tempo che ci ha
accompagnato per tutta
la settimana.
Le escursioni
erano tante e pensate
per tutte le esigenze:
siamo scesi in corda
doppia fino al mare;
abbiamo risalito cime
simili alle nostre Dolomiti;
siamo entrati in grotta
strisciando sui gomiti;
abbiamo visitato doline
(Tiscali); qualcuno ha
arrampicato; altri hanno
semplicemente camminato
alla ricerca di ovili
e grotte nascoste e
tutti, ma proprio tutti
hanno fatto il bagno
nell'azzurro mare di
Sardegna.
Gli infaticabili
Franco e Giancarlo
hanno messo la loro professionalità al servizio di coloro che hanno
scelto le escursioni più impegnative permettendo così di sperimentare nuove
emozioni.
Gli amici
del CAI di Nuoro,
invece, capitanati
da Matteo, hanno accompagnato
i camminatori, su
percorsi per niente
banali, alla scoperta
di paesaggi lunari, panorami
mozzafiato, ovili, grotte
e con la cordialità
e semplicità
tipica dei sardi, hanno
offerto vino e
pecorino …...come rifiutare?!!?
Anche quest'anno con noi c'erano gli amici del CAI di Cinisello e Cusano, che hanno condiviso le nostre imprese da quelle più impegnative a quelle più semplici e visto l'entusiasmo, credo si siano divertivi moltissimo.
La Sardegna di ottobre è una vacanza che si ricorda sempre con molto piacere, perché oltre alle belle gite, al bel tempo, al bel posto, al buon cibo, c'è una buona compagnia con cui condividere esperienze ed emozioni che permettono ad ognuno di noi di ..... continuare il viaggio.
Giovanna Picciotti
Il pensiero di Alice
Era un pomeriggio di
aprile quando i miei genitori, via Skype, mi hanno proposto di unirmi a loro
per l’ormai famosa Altra Sardegna, la vacanza tra mare e montagna con “questi
sconosciuti” del CAI di Vimodrone. Si trattava di fare un progetto per un
futuro ai miei occhi lontanissimo: sei mesi, quando nemmeno sapevo cos’avrei
fatto quel fine settimana (ritmi di vita giordani...)! Eppure ho dato
un’occhiata al calendario, come al solito solo progetti e date incerti... E ho
fatto un piccolo salto nel vuoto: ho detto sì, che ci sarei stata!
Quei sei mesi non erano
poi un futuro così remoto ed era già ora di imbarcarci verso un’isola per me
praticamente inesplorata. Ero quasi stupita per essere effettivamente riuscita
a realizzare quel progetto fatto con così tanto anticipo! Ma mai mi sarei
aspettata quanto stupore avrei trovato là.
Senza nemmeno il tempo di
pensarci ci siamo ritrovati catapultati su un piccolo pianeta selvaggio e
abitato da una Bellezza che non posso non scrivere maiuscola. Mare blu, mare
azzurro, mare nero, piante secche e profumate, oppure così verdi da far male
agli occhi, alberi antichi come cattedrali gotiche che ispirano devozione,
rocce pungenti e sabbia vellutata, calore, acqua, sale, vento e il fuoco che
era nel cielo ogni mattina davanti alla terrazza del nostro accogliente albergo
L’Oasi a Cala Gonone.
Ma, come lessi sulla
carta di un Bacio Perugina anni fa, nessuna bellezza può essere piena se non è
condivisa. La Bellezza sarda è stata completata dalla Bellezza altrettanto
maiuscola di tante persone che non conoscevo e che è stato un vero piacere
scoprire piano piano, tra un pasto e una gita, tra un viaggio sulla
tortuosissima Orientale Sarda e un bagno nelle acque cristalline di Cala
Golorizè, tra un briefing serale e un panorama che coglie alla sprovvista.
Ho pensato che in fondo
ho più in comune con certi sessantenni che con un certo tipo di miei coetanei:
il gap generazionale è un’invenzione strana... A meno che sia io quella vecchia
dentro??? Chissà... In ogni caso, oltre alla mia piccola famigliola
naturale, mi sono sentita parte di una
famiglia allargata con cui condividere storie, piccole avventure,
soddisfazioni, cene, pensieri, levatacce e risate...
E anche quel meraviglioso
senso di selvaggio che mi ha accompagnata per tutta la settimana e che ho
trovato liberatorio oltre ogni dire. La quasi assenza di internet mi ha tenuta
lontana dal resto del mondo, e quindi completamente immersa in questa natura potentissima
con la quale ho cercato di fondermi. Il sale sulla pelle non mi dava più
fastidio, l’asciugamano steso tra me e la sabbia mi sembrava un accessorio
inutile, così come calzature altre rispetto a infradito e scarponi. Ho
abbracciato alberi e ballato con le onde come una vera hippie.
Tutto grazie a un saltino
nel vuoto, un piccolo atto di fede alla cieca!
E quindi, quando Antonio
e mia sorella Irene mi hanno proposto di unirmi a loro e ad alcuni altri belli
per una mattinata di arrampicata, non potevo che fare ancora una volta il
salto. Non sapevo se sarei stata in grado, se loro si sarebbero pentiti di
essersi portati una palla al piede, se mi sarei divertita... Ma ho detto sì.
Coccolata
dall'attrezzatura prestata un po’ da tutti, già appesa alla parete, mi sono
anche ricordata che arrampicare è davvero un atto di fede! Mettersi nelle mani
di chi c’è sotto e tiene la corda, questa corda ombelicale che ci trasmette i
movimenti dell’altro, guardare la roccia negli occhi e dirle “Ciao roccia!”, sperare
che da qualche fessura non esca un ragno, arrivare fino alla fine del tiro (più
o meno autonomamente) sono state emozioni reali.
E a quel punto, convinta
del potere del salto nel vuoto, potevo forse dire di no alla proposta di salire
fino a Punta Cannone?
Ancora una volta mi sono fidata e affidata nelle mani di Antonio che a sua volta si è fidato della mia capacità di riuscirci.
Dai 565 metri di panorama sull'isola di Tavolara, oltre che su mare e terra circostanti, abbiamo assaporato il dolce della cima, gli ultimi raggi di estate, abbiamo coccolato il gatto che lassù sembra essere il padrone di casa. E poi ho fatto un altro salto nel vuoto, forse il più letterale: mi sono appesa alla mia prima corda doppia di sempre!
Mentre scendevo dal sentiero collaudavo il caschetto su tantissimi rami ad altezza testa, ma nonostante questo mi domandavo: ma tutto questo bello da dove è arrivato??? Dalla Bellezza sarda... Dalla Bellezza di questo mix esplosivo di CAI Vimodrone-Cinisello-Cusano... Dalla bellezza delle piccole spinte quali “Dai vieni anche tu!”... Dai salti nel vuoto?
O da una Bellezza che
abbiamo già tutti dentro e che aspetta solo l’occasione di uscire?
Dopo la camminata mi sono buttata nel mare frizzante, premeditando già il prossimo salto: dire sì, dichiarare che l’anno prossimo ci sarò ancora per l’Altra Sardegna e per la sua libertà senza tempo!
Il pensiero di Fausto
Un ringraziamento sentito a Pietro e allo staff per l’ottima riuscita del trekking. Riuscire, come avete fatto, ad accontentare tutti e a risolvere i vari problemi non è facile e penso che il vostro impegno vada riconosciuto. Grazie.
Un ringraziamento poi a tutti i partecipanti perché la loro partecipazione, la loro collaborazione e la loro allegria abbiano contribuito a far trascorrere a tutti una settimana eccezionale.
Fausto Mancini
1 commento:
ciao ragazzi
quest'anno poteva essere una settimana difficie da gestire, invece lo staf è stato bravissimo nel portarla a compimento nel migliore dei modi, nonostante i problemini che ogni anno si presentano. un ringraziamente anche ai partecipanti, che con la massima disponibilità hanno accettato le varianti dovute apportare per vari motivi senza alcuna lamentela. la loro partecipazione è stata anche importante dal punto di vista di aiuto ai meno abbituati a questo tipo di sentieri molto diversi da quelli delle nostre montagne ed a trasmettere un'allegria coinvolgente che ha compattato tutto il gruppo. avanti così anche per il prossimo anno, io purtroppo, per motivi di saluto, non ho potuto essere di aiuto, spero di esserlo per il prossimo anno partecipando a questa bellissima settimana.
pie
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