mercoledì 27 ottobre 2010

Venezia, 23 ottobre 2010

 
Sulle orme di Corto Maltese anche le foto si trasformano in un fumetto.
Ennio Ghilardi

martedì 26 ottobre 2010

A Venezia, lungo gli itinerari di Corto Maltese

Il cielo di Venezia sabato era bianco, luminoso e una luce leggera ci ha avvolti e accompagnati lungo tutto il percorso tra i sestieri. Il sole è apparso solo due volte, per brevissimo tempo, senza disturbare e nemmeno la folla ha intralciato il nostro cammino…
Hugo Pratt ci ha suggerito i nostri itinerari.
Ecco, il filo di Arianna che lega queste foto è il colore, che scompiglia tutto e sorprende: il verde dell’acqua, il nero lucido delle gondole con i loro decori, il rosso delle facciate delle case che appare improvvisamente, i colori dell’autunno all’ingresso di una chiesa…
Il filo dei colori si intreccia poi con quello infinito dei particolari: decori, patere, altane e balconi.

 Colori


Folla simpatica e colorata


 Il blu


 Il giallo


 Il leone


 Il rosso


 L'acqua verde


 L'autunno


Le altane
 Particolari
 Particolari
 Patere
 Sestieri e particolari

 Un balcone

 Omaggio a Canaletto
Laura e Silvio

giovedì 8 luglio 2010

19/20 giugno 2010 - Rifugio Pontese


"La terra e il sesso sono dentro di noi. Fuori non ci sono che le stelle". Princesa alla fine cercava solo le stelle.
Jean Luc Godard


Ore 5,00 si va …

Se un mattino fra i capelli
troverai un po’ di neve
nel giardino del tuo amore
verrò a raccogliere il bucaneve

F.De Andrè


E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
Antoine De Saint Exuperie

Vedrai la neve se ne andrà domani ...
F.De Andrè

“lo vedrai un po' folle, un po' saggio
nello spendere sempre ugualmente paura e coraggio,
la paura e il coraggio di vivere come un peso che ognuno ha portato,
la paura e il coraggio di dire: " io ho sempre tentato,
io ho sempre tentato... "

F.Guccini


Bivacco Carpano

"Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico, addomesticami!"
Antoine De Saint Exuperie


Becco di Valsoera

“Nessuno rinuncia al proprio destino anche se è fatto di sole pietre”
Alda Merini

Antonio Grimoldi

lunedì 7 giugno 2010

In bicicletta lungo la Val Brembana








Domenica 6 giugno 2010
Ogni anno il CAI di Vimodrone inserisce nel programma delle sue gite anche una biciclettata. L’anno scorso è stata fatta in Val Seriana, quest’anno si è scelta un’altra valle bergamasca: la Val Brembana.

Mi sono offerto di organizzarla perché è la mia valle: lì sono nato e ne ho sempre seguito le vicissitudini nel corso del tempo. Tra queste ricordo la decisione, nell’ormai lontano 16 marzo del 1966, di sopprimere il servizio del trenino che collegava Bergamo con Piazza Brembana.

Il mio ricordo va alle estati passate in vacanza dalla nonna; lei abitava in una casa confinante con la ferrovia, e la mia cameretta era proprio a pochi metri dalle rotaie del treno. Avevo imparato a percepire il suo arrivo sferragliante guardando i fili elettrici della linea di alimentazione: iniziavano a muoversi quando il treno era ancora lontano; infatti, sebbene la costruzione della ferrovia fosse dei primi del 900 e limitata ad un breve tratto regionale, era alimentata come la rete principale elettrificata. L’energia era generata dalla centrale idroelettrica (ancora funzionante) di San Giovanni Bianco, proprio sotto il borgo medioevale di Cornello dei Tasso che abbiamo visitato.
Ora sul tracciato della ferrovia è stata costruita una bellissima pista ciclabile (inaugurata il 20 ottobre 2007), quella che noi abbiamo percorso partendo da PIAZZA BREMBANA per arrivare a ZOGNO.

Iniziamo il percorso con una galleria all’uscita della quale troviamo un paesaggio con una vegetazione rigogliosissima; si procede sempre in lieve discesa fino al primo paese: LENNA dove incontriamo la stazioncina del treno ormai abbandonata; passiamo oltre e attraversiamo il ponte sul fiume Brembo scendendo sempre più verso valle. Attraverso un antichissimo ponte ci portiamo sulla sponda opposta del fiume fino a raggiungere l’agriturismo Ferdy, qui ci fermiamo per una piccola sosta tra cavalli, pony e asinelli. Riprendiamo il cammino sull’antico tracciato della ferrovia, tra ponti e gallerie, per arrivare nel comune di Camerata Cornello. Sotto l’antico borgo lasciamo le biciclette (ricaricandole sul camion) e saliamo, a piedi, a visitare CORNELLO dei TASSO, un nucleo medioevale stupendo. Qui incrociamo la processione del “Corpus Domini” e mentre alcuni seguono la funzione altri fanno visita al piccolo Museo Postale che ricorda con antichi documenti come alcuni secoli prima abbia preso avvio il servizio postale. Dopo la pausa pranzo, ci incamminiamo sull’antica via Mercatorum fino a raggiungere un altro borgo medioevale: quello di ONETA, dove la tradizione vuole ricordare la casa di ARLECCHINO. A San Giovanni Bianco ci attende il camion con le biciclette e quindi riprendiamo il percorso ciclabile passando da SAN PELLEGRINO TERME. Ci fermiamo ad ammirare la bellissima stazioncina (che ricorda molto quelle viste in tanti film western) e per mangiarci un gelato. Non può passare inosservata la bellissima costruzione del “Grand Hotel”, imponente edificio liberty con un fronte di 128 metri, costruito su disegno di R. Squadrelli e L. Mazzocchi al principio del ‘900. Sull’altra sponda del fiume si può ammirare il Casinò, opera degli stessi architetti.
Lasciata SAN PELLEGRINO, facciamo una breve sosta alla sorgente dell’acqua minerale posta dietro la stabilimento di imbottigliamento e quindi dopo poche chilometri raggiungiamo ZOGNO, meta delle biciclettata.

Abbiamo percorso, in bici, 24 Km su di una pista ciclabile molto suggestiva, forse l’unica con così tante gallerie.
E’ stata una bellissima giornata favorita dal bel sole e dall’allegra compagnia.
Ringrazio tutti i partecipanti, ben felice che la gita sia piaciuta.

Fiorenzo

venerdì 16 aprile 2010

NUOVE AVVENTURE CHE RACCONTIAMO IN POESIA: LE CINQUE TERRE






Ci siamo svegliati molto presto e tutti molto emozionati ci siamo recati in stazione centrale e alle 8 è partito il treno, dopo 3 ore siamo arrivati a destinazione.
La mattina mi sveglio e………..
I raggi del sole mi colpiscono il cuore.
La camminata è dura
ma la nostra buona volontà
ci dà la forza di continuare sulla giusta via.
Pranziamo in un parchetto
dove sentiamo le onde del mare frusciare e il suo profumo.
Poi finalmente si avvera il nostro desiderio più grande:
pucciare i piedi nello stupendo mare ligure,dove le
onde ti travolgono e ti portano sulla sabbia bella calda e romantica.
Ma….. bisogna tornare in albergo
per prendere le valigie.
Il treno parte…….
e il paesaggio come un velo vola via,
ritorniamo a Milano.
Terremo sempre uno spazio nel nostro cuore
per questa gita in liguria alle Cinque Terre.


A giocar a carte tra i ciuf – ciuf del trenino
Tremava tutto il tavolino.
Mentre per posare le valigie ci incamminavamo all’ostello
C’era un paesaggio molto bello.
Tra monti e montagne
Si sentiva la fatica alle gambe.
Quando volevamo fare finalmente il pisolino,
le maestre ci hanno nascosto il pigiamino.
Giunto il momento del ritorno
finalmente sul trenino
tornavo al mio paesino per una passeggiata con una meta
ancor più bella:l’amore per mamma, papà e mia sorella.


Mi tolsi le scarpe e…….
sentii i granelli di sabbia
sotto i piedi che non sentivo da tanto tempo
intanto l’odore del mare
accompagnava le onde


Mi avvicino alla riva e vedo un mare pieno
di emozioni,sento il vento che gioca con la felicità,
con la rabbia e la gioia.
Di notte si vede il sereno,le stelle che accompagnano il cielo.
Di giorno le onde ti portano a sognare…… la natura, i pesci……
Se guardi più lontano ti tuffi in un mare di avventure
per giocare con gli amici abitanti del mare,i quali un giorno ti verranno intorno per abbracciarti e ringraziarti perché hai giocato con loro.


Le cinque terre
Son belle da scalare ma anche da osservare.
C’è molto da camminare,
che fatica! Ma si torna sempre a mangiare
con patate e buon insalate da gustare.
Forse i miei compagni hanno
sentito la mia mancanza?
Io ho sentito la loro,
perché sono il mio tesoro
per ridere e farmi divertire.
Le stelle illuminano le Cinque Terre.



A scalar le montagne, a passar tra i pericoli, ad affrontar
le paure soffrivo di vertigini.
Dopo aver tanto faticato ero orgoglioso…..
Il mare era lì, brillava sotto i raggi del sole.
All’improvviso un’ondata di nuvole chiudeva il cielo
riducendolo come in mille pezzettini.
Intanto il mare rincorreva le rocce,andandoci a sbattere contro;
il mare oscillava di qua e di là,
ricordandomi il desiderio più grande: scalare una montagna.
Mi sembrava di volare come un uccello sopra il mare
solo e tranquillo.
Le rose, i fiori si muovevano dolcemente, come se nessuno riuscisse a fermarli.
Con felicità arrivavo in riva al mare, a piedi nudi
Toccavo per la prima volta il mare pacifico che sembrava
rubasse la sabbia.

domenica 21 marzo 2010

14/03/2010 Gita Resegone









Partenza dal piazzale del mercato ore 7.00
Capi gita: Antonio - Cesare
Salita al Resegone rif. Azzoni da Brumano, percorrendo la carrareccia a tratti ghiacciata, poi il sentiero 577.
Il cielo è terso e lascia ben sperare.
Il sentiero è ben battuto da numerosi escursionisti, ciaspolatori e sci alpinisti che ci precedono.
La neve è buona e si cammina bene, saliamo per circa 2 ore e superato il bosco dei faggi secolari
uno splendido sole ci accoglie e ci riscalda.
Il panorama è meraviglioso, giunti al rif. Azzoni godiamo di uno splendido panorama a 360°
verso la pianura da un lato con Lecco, il suo lago e i laghetti vicini, dall’altro la catena delle Orobie cominciando dalle Grigne.
Il pranzo viene consumato al rifugio e dopo il caffè e l’aver scattato fotografie scendiamo a valle.
E’ stata una bellissima escursione invernale in Resegone, che ci ha permesso di godere splendidi panorami dalla vetta, complice la limpida giornata.
Grazie a tutti.
Maurizio C.

lunedì 8 marzo 2010

Nel Parco delle Cinque Terre









Previsioni meteo incerte: alcuni si aspettavano vento freddo, pioggia e forse anche neve, altri prevedevano nuvole, ma niente pioggia. Malgrado ciò, siamo partiti in otto, alle 8:00 di un sabato di marzo dalla stazione centrale di Milano, destinazione Levanto (SP). E’ stato un viaggio all’insegna del camminare lento e del basso impatto ambientale.
Volevamo fare un sopralluogo in preparazione di una gita scolastica guidata da “esperti” (???) del CAI e così abbiamo dormito in Ostello, mangiato pesce, focaccia e farinata, camminato sui sentieri delle Cinque Terre.
Nonostante il tempo non favorevole e la fragilità delle ginocchia durante le ripide discese, l’esperienza è stata decisamente positiva. L’allegria e le risate hanno contrassegnato le due giornate grazie all’affiatamento del gruppo e alla disponibilità dei singoli ad accettare le battute e gli sfottò degli altri.
Il sentiero Vernazza – Corniglia – Manarola è molto panoramico, estremamente facile da percorrere, nonostante tratti in forte pendenza sia in salita che in discesa, frequentato da numerosi stranieri e gruppi familiari con bambini. Non abbiamo percorso la “via dell’amore”, da Manarola a Riomaggiore, perché ci sembrava esageratamente costoso pagare € 5,00 a testa per un breve tratto di sentiero, seppur suggestivo e inserito nel Parco delle Cinque Terre.
Il percorso Levanto – Monterosso è risultato poco frequentato, ma altrettanto affascinante in quanto da Punta Mesco si apre una visione stupenda su tutte le Cinque Terre.
Abbiamo anche apprezzato focacce, farinata e torte salate alle erbe e l’affabilità delle proprietarie della Focacceria Antonio di Monterosso che consigliamo a tutti (www.focacceriantonio.it).
Lo scopo della gita è stato raggiunto: abbiamo verificato l’accoglienza dell’Ostello, lo stato dei sentieri, i luoghi dove mangiare. E ci siamo divertiti.

Cesare, Cosimo, Giovanna, Giovanni, Maria, Pietro, Rita e Romeo

venerdì 29 gennaio 2010

Cheneil












Gita con ciaspole, destinazione Valtournenche, frazione di Cheneil; la giornata prevede sole, ma alla partenza il dubbio rimane, infatti la nebbia ci fa compagnia per ¾ del percorso, fortunatamente il sole comincia a fare capolino e la giornata prende un aspetto gradevolissimo.

Lasciate le auto al parcheggio a 2023 mt, il sentiero comincia a salire abbastanza ripido poi all’improvviso nella conca coperta dalla neve si vedono alcune baite raggruppate fatte di sassi e legno con finestrelle molto piccole.

Non si può non ammirare lo spettacolo, le case sembrano coccolate e protette dalle montagne che la circondano, una sensazione di pace e tranquillità ti avvolge e, a questo punto, ti chiedi:“Cosa ci sto a fare io in città !!!!!!!!!! BELLISSIMO”

Particolarità: nella frazione di Cheneil risiedono solo 8 abitanti.

Da questo paesino partono molti sentieri, ma la ns. meta è il Santuario de la Clavaritè a 2530 mt che si raggiunge dopo circa 1 ora e 40 minuti.

Il sole ci ha accompagnato per tutto il percorso.

Gita di media difficoltà, molto panoramica, con il monte Cervino sempre presente alla ns. vista. Peccato che al Santuario non c’era nessuna possibilità di sedersi per riposare, non c’era neanche una panchina. Solo neve.

Gita da riproporre in estate per ammirare il panorama, sicuramente molto diverso.

Devo dire che mi è molto piaciuta.

Saluto tutti i partecipanti e i lettori del blog con un arrivederci a presto.

Susy