sabato 16 febbraio 2008

Una serata sul Denali Peak

Ieri sera insieme con Roberto Tremolada siamo saliti sulla cima più alta del continente nord americano, il McKinley, ed è stato proprio emozionante seguire lui e i suoi compagni dall'arrivo in aereo sul ghiacciaio fino alla vetta, passando da un campo base all'altro.
24 ore di cammino filate per partire dal campo 4, arrivare al 5, dove riposare un'oretta, per poi riprendere il cammino in piena notte, raggiungere la cima e ridiscendere al campo 4: non immaginavo che il corpo di un uomo potesse affrontare una cosa simile; e invece ce l'hanno fatta in tre.
Mi sono sempre chiesta perchè uno decida di affrontare un'impresa di questo genere. Ieri sera ho incominciato a darmi qualche risposta, quando ho sentito Roberto, dalla cima del Denali, senza fiato, stravolto dalla stanchezza dal freddo e dal vento, parlare della grande soddisfazione per esserci riuscito e del meraviglioso paesaggio che aveva intorno.
Credo di aver capito che il motore di tutto questo sia la sfida con se stessi e con i limiti che la natura ci impone, una sfida affrontata con grande determinazione e con una preparazione fisica durata anni.
E' stato un piacere incontrare Roberto.
Rita

http://www.caivimodrone.it/

2 commenti:

romeo ha detto...

Roberto Tremolada ci ha raccontato che al campo base erano circa 300 gli alpinisti in attesa delle condizioni meteo più favorevoli per l'assalto alla vetta del McKinley. Ma lui, e i suoi due compagni, hanno scelto,dopo quattro giorni di bufera, di partire di notte per affrontare da soli la sfida alla montagna mettendo alla prova le proprie forze e la tecnica della loro preparazione; nel silenzio assoluto della natura che doveva coronare il successo dell'impresa.

Anonimo ha detto...

Mi spiace di non aver potuto partecipare, però mi fa piacere che queste iniziative continuino. Anche se la partecipazione a volte è limitata, è comunque di qualità.
Piè