lunedì 25 settembre 2017

Escursione al Pasubio “LA STRADA DELLE GALLERIE HA 100 ANNI”

Sabato 16 settembre 2017 alle ore 7:00 è prevista la partenza della gita al Monte Pasubio. Siamo in quattordici partecipanti suddivisi in tre auto.

Piove a dirotto;  non ci lasciamo intimorire e partiamo alla volta di Schio, cittadina in provincia di Vicenza, dove visitiamo una bellissima mostra sulla realizzazione della strada con le 52 gallerie che permisero alle truppe italiane, impegnate nella prima guerra mondiale,  di muoversi verso le linee di confine al riparo dal fuoco nemico.


La visita ci impegna per due ore buone: sia per la ricchezza del materiale esposto, sia per l'interesse che crea mano a mano che si procede nella visione delle fotografie, dei documenti, delle corrispondenze dell'epoca e che ci danno 
 

l'esatta proporzione dell'opera, eseguita in meno di un anno. Era il 1917 !

Raggiungiamo in auto Bocchetta Campiglia e dopo un veloce spuntino, attrezzati di caschetto e frontalino, iniziamo il percorso detto “La strada delle gallerie”.
Il sentiero  si snoda con una successione di gallerie e cenge esposte e ci permette di superare un dislivello di 800 mt. in circa tre ore. 

Percorrendo queste gallerie ci si rende conto di quanto geniale sia stata questa impresa e di quanto impegno ci abbiano messo “quei ragazzi” nel realizzarla. L'emozione è grande, soprattutto ricordando il motivo della costruzione: la guerra; mentre noi oggi la percorriamo camminando, in tempo di pace.
All'uscita della 52° galleria denominata “Sardegna”, ci appare illuminato da un raggio di sole il Rifugio Achille Papa, mentre la cima Pasubio è avvolta da nuvoloni scuri.
La prima meta è raggiunta.




Accogliente e caldo il Rifugio ci rigenera e la serata prosegue nel migliore dei modi: ottimo pranzo, qualche allegra battuta, un bicchierino di grappa e i canti degli alpini ci accompagnano nelle nostre camere per la notte.

Il giorno seguente il tempo è inclemente: piove, fa freddo e tira vento , inoltre sulla cima stazionano nuvoloni minacciosi, meglio non salire.















Decidiamo di scendere dal sentiero degli Scarrubi e raggiunte le macchine ci dirigiamo verso il Sacrario dove sono custodite le ossa dei caduti per una visita. Aggiungiamo anche una capatina ad un “moderno” ponte tibetano, costruito nei paraggi in sostituzione di una strada crollata che ha isolato una frazione. Tutti proviamo l'ebrezza di un passaggio traballante.






















Ripartiamo per Vimodrone, non prima di aver calmato il languorino della fame, e alle 19,00 circa di domenica 18 settembre siamo di nuovo a casa.


È stata una escursione impegnativa e storico-culturale apprezzata da tutto il gruppo e in piacevole amicizia: grazie a tutti i partecipanti.

Giovanna

2 commenti:

Susy ha detto...

Bella descrizione Giovanna, concordo per le emozioni.
Bella gita soprattutto per la presenza di giovani.
Grazie a tutti per la compagnia e alla prossima.

Romeo ha detto...

Visto oggi, a 100 anni da quei fatti, sembra impossibile che tanti soldati abbiano potuto realizzare un'opera di genere a costo di sacrifici enormi e di tanta fatica, soprattutto nel periodo invernale a - 35°.
E' stato un percorso molto emozionante, oltre che per la bellezza dei luoghi, anche perché mi ha permesso di comprendere da vicino l'assurdità della guerra.
E' stata una compagnia splendida, (finalmente anche con dei giovani) che ci ha fatto stare bene insieme.
Romeo