Sabato 16 settembre 2017 alle ore 7:00 è
prevista la partenza della gita al Monte Pasubio. Siamo in quattordici
partecipanti suddivisi in tre auto.
Piove a dirotto; non ci lasciamo intimorire e partiamo alla
volta di Schio, cittadina in provincia di Vicenza, dove visitiamo una
bellissima mostra sulla realizzazione della strada con le 52 gallerie che
permisero alle truppe italiane, impegnate nella prima guerra mondiale, di muoversi verso le linee di confine al
riparo dal fuoco nemico.


l'esatta proporzione dell'opera, eseguita in meno di un anno. Era il 1917 !
Raggiungiamo in auto Bocchetta Campiglia e
dopo un veloce spuntino, attrezzati di caschetto e frontalino, iniziamo il
percorso detto “La strada delle gallerie”.
Il sentiero
si snoda con una successione di gallerie e cenge esposte e ci permette
di superare un dislivello di 800 mt. in circa tre ore.
Percorrendo queste gallerie ci si rende
conto di quanto geniale sia stata questa impresa e di quanto impegno ci abbiano
messo “quei ragazzi” nel realizzarla. L'emozione è grande, soprattutto
ricordando il motivo della costruzione: la guerra; mentre noi oggi la
percorriamo camminando, in tempo di pace.
All'uscita della 52° galleria denominata
“Sardegna”, ci appare illuminato da un raggio di sole il Rifugio Achille Papa,
mentre la cima Pasubio è avvolta da nuvoloni scuri.
La prima meta è raggiunta.

Accogliente e caldo il Rifugio ci rigenera
e la serata prosegue nel migliore dei modi: ottimo pranzo, qualche allegra
battuta, un bicchierino di grappa e i canti degli alpini ci accompagnano nelle
nostre camere per la notte.
Il giorno seguente il tempo è inclemente:
piove, fa freddo e tira vento , inoltre sulla cima stazionano nuvoloni
minacciosi, meglio non salire.
Decidiamo di scendere dal sentiero degli
Scarrubi e raggiunte le macchine ci dirigiamo verso il Sacrario dove sono
custodite le ossa dei caduti per una visita. Aggiungiamo anche una capatina ad
un “moderno” ponte tibetano, costruito nei paraggi in sostituzione di una
strada crollata che ha isolato una frazione. Tutti proviamo l'ebrezza di un
passaggio traballante.

Ripartiamo per Vimodrone, non prima di aver
calmato il languorino della fame, e alle 19,00 circa di domenica 18 settembre
siamo di nuovo a casa.
È stata una escursione impegnativa e
storico-culturale apprezzata da tutto il gruppo e in piacevole amicizia: grazie
a tutti i partecipanti.
Giovanna
2 commenti:
Bella descrizione Giovanna, concordo per le emozioni.
Bella gita soprattutto per la presenza di giovani.
Grazie a tutti per la compagnia e alla prossima.
Visto oggi, a 100 anni da quei fatti, sembra impossibile che tanti soldati abbiano potuto realizzare un'opera di genere a costo di sacrifici enormi e di tanta fatica, soprattutto nel periodo invernale a - 35°.
E' stato un percorso molto emozionante, oltre che per la bellezza dei luoghi, anche perché mi ha permesso di comprendere da vicino l'assurdità della guerra.
E' stata una compagnia splendida, (finalmente anche con dei giovani) che ci ha fatto stare bene insieme.
Romeo
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