sabato 12 gennaio 2008

Magico tramonto sul naviglio

Qualcosa di magico, ha catturato lo spirito di coloro che domenica si sono attardati, davanti agli ultimi bagliori di luce, riflessi sulle acque stanche del naviglio, che sia stata forse la solitaria cornamusa che dialogava con le fiamme o forse il piccolo organetto che seminava nell'aria note tanto vicine ma al tempo stesso lontane per emozioni provate, il tutto comunque era avvolto dalla "taranta" che come un velo invisibile avvolgeva il cuore degli ultimi nostalgici, che punti da questo ballo si sono ritrovati intorno al fuoco, senza rendersi conto che stavano per qualche minuto (purtroppo) viaggiando in un tempo troppo presto dimenticato.






michele

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma che bello questo post!
Fa respirare l'atmosfera di quel tardo pomeriggio.

Anonimo ha detto...

Non l'avevo ancora letto!
...come quel fuoco, le parole di Michele sono calore e magia, provocano l'incantesimo di mille fiabe ascoltate la fanciulli e la notalgia dei bei ricordi e questo mi fa pensare...quanta fortuna hanno tutti coloro che riescono ad averne.
Patty