Domenica
24 Aprile ci siamo avventurati a Castelsardo. Qui la forza della natura si è
presenta in tutta la sua potenza. Un vento di oltre 50 km/ora ci ha accompagnato per
tutta la giornata. Cavalloni spumeggianti sferzavano i faraglioni del
promontorio e riempivano le nostre orecchie di suoni ululanti. Il
vento insistente scompigliava i pochi capelli che ancora coronano le nostre
teste e cercato costantemente di farci inciampare. Anche gli occhiali insieme
ai berretti sono stati posti a dura prova.
Ma la bellezza del Duomo e delle sue chiese, i caratteristici piccoli vicoli che si arrampicavano verso il castello, i colori dei fiori che abbellivano i davanzali, i profumi delle spezie che maturavano nei giardini e le campane che annunciavano l'inizio e la fine delle messe domenicali hanno contribuiscono a creare una atmosfera di festa che ha esaltato e valorizzato le condizioni meteorologiche purtroppo marginali.
Forse
stanco di giocare con le nubi, con amore e dolcezza, il sole è comparso attorno
a mezzogiorno,
per concederci il pranzo con vista su un mare dai colori blu smeraldo, che
neppure il più bel
diamante può imitare.
Dopo una buona cena, una partitella a carte e lo scambio via WhatsApp delle fotografie tutti a letto a goderci il meritato riposo.
(continua Day 3)
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